Published on Gennaio 23rd, 2019 | by Giovanni De Gregorio
0Io
Quando leggo queste cose che ha scritto Roberto Assagioli, mi sembra di leggere una poesia. E voi?
..noi diciamo “Io” ad ogni istante; eppure se ci fermiamo a coglierlo in noi, se cerchiamo di sentirlo nella sua purezza, esso sembra invece eluderci e dileguarsi. A momenti ci sembra che l’“io” rappresenti la nostra realtà più immediata e sicura; a momenti ci sembra invece qualche cosa di vago, di inafferrabile, di inesistente, quasi un punto matematico, qualcosa di lontano come il coincidere di innumerevoli parallele all’infinito. A momenti abbiamo vivo e chiaro il senso della nostra identità personale attraverso ogni mutamento esterno ed interno; a momenti invece ci sentiamo trasformati, diversi ed estranei al nostro “io” di ieri; ci pare di non riconoscerlo più.
..«Ogni sera il nostro “io” sembra spegnersi e svanire nel sonno, e ogni mattina esso ricompare miracolosamente, quasi sorgesse dal nulla…»
..Ma dov’è questa Presenza Reale, eppure ignorata dalla coscienza? Evidentemente nella parte più elevata dell’Essere, nel supercosciente, e lo stadio di riconoscimento dell’esistenza dell’Io e della sua vera natura ha un valore spirituale e un’importanza pratica incalcolabile. Tale riconoscimento costituisce una vera rivelazione; è l’inizio di una nuova vita, inevitabile per comprendere tanti fatti, per risolvere tanti problemi; è la base per l’opera di autodominio, di liberazione e di rigenerazione interna.
..È ora che gli uomini degni di tale nome di accingano volentieri all’opera di esplorazione e di conquista del mondo interno, mondo non meno vasto, vario e affascinante di quello esterno. Mondo che largisce, a chi sappia divenirne padrone, tesori più preziosi, nobili e appaganti di quelli che possano offrire i continenti e gli oceani.
[tratto dal “Mistero dell’Io” di R. Assagioli]