“…IL MOMENTO DEL DOLORE”
“Bisogna eliminarla la sofferenza?”Questa fu la domanda a tranello che Assagioli pose al nostro caro Tonino in gioventù.
E chi al suo posto non avrebbe risposto di sì? Quel pugno allo stomaco e quell’angoscia che ti stringe al petto quando ricevi una notizia negativa o subisci una perdita di qualcosa o qualcuno a cui sei legato, ci disturba e va eliminato! Questo è quello che sicuramente abbiamo pensato almeno una volta nella vita…e forse talvolta continuiamo a pensare, nella speranza di trovare presto una via d’uscita. Questo vissuto si chiama sofferenza, e ciò che ne faremo dipende solo da noi.
Non importa quanto in automatico scattino i meccanismi per liberarcene, ciò che conta è accorgersene per non metterli in atto. Si, perché c’è un momento, “il momento del dolore”, che da quando arriva non puoi e non riesci più a liberartene, anzi più ti svincoli più ti riacciuffa appena abbassi le difese.
Non si può sempre scappare o evitarlo, persino cercare con rabbia di mettersi al di sopra non funziona! La sofferenza fa parte dell’uomo, ci dice Assagioli, né più e né meno come le altre esperienze che facciamo nella vita.
Ma il problema rimane…almeno fin quando non facciamo un cambio di prospettiva e da vissuto negativo riusciamo in qualche modo a trasformare la sofferenza patita, in qualcosa di utile che ci servirà anche nel futuro.
Questo significa dare un valore evolutivo alla sofferenza che altrimenti involverà nella forma dolore, che afferma Tonino in questo nuovo preziosissimo audio, in realtà è solo fisico: non esiste il dolore psichico.
E la malattia? La malattia subentra nel momento in cui ci si identifica con il dolore, fino a farlo diventare uno stile di vita. Parole illuminanti che fanno chiarezza queste, e che difficilmente sentirete altrove pronunciare con tanta autorevolezza. Parole che ancora una volta ci restituiscono una possibilità: https://fb.watch/hqW3bRfWR9/ GDG