Published on Aprile 26th, 2017 | by Giovanni De Gregorio
0IL CANALE DELLA FIDUCIA
Se noi pensassimo per un attimo alla persona che è stata più importante per noi, e la ricordassimo nella maniera più viva possibile, sicuramente un moto interno di gratitudine e rispetto si impadronirebbe di noi.
E se ce ne chiedessimo anche il motivo, di sicuro la risposta più immediata sarebbe che questa persona è stata così determinante perché senza di lei la nostra vita non sarebbe andata così!
In una battuta: è stata una persona che ha creduto in noi!
Se tu credi in qualcuno, al di là del suo comportamento attuale, questo qualcuno attiverà un’energia propulsiva che lo porterà a dare il meglio di sé. Lo stesso meccanismo ci scatta dentro ogni volta che qualcuno ha l’ardire di credere in noi.
E’ la fiducia il fattore catalizzatore che produce questa spinta vitale. Il credere, la via attraverso cui questa si materializza.
Quando la fiducia non c’è cominci a sentirti come il protagonista di una folle corsa che non ha nessun traguardo se non quello di correre.
Facciamo una prova? Quanto è grande il tuo affanno oggi?
Se è grande o comunque sostanzioso, vuol dire che è vivo e vegeto in te un bel meccanismo di compensazione che prolifera sull’idea di fondo che tu abbia qualcosa dentro che non va! Una di quelle credenze creatasi “illo tempore” che agisce nella tua stanza dei bottoni. Una credenza che sta condizionando la tua vita secondo una mentalità di carenza (ricordi l’articolo sul denaro?). E’ come se dovessi colmare sempre un vuoto dovuto ad un difetto di fabbrica. E’ per questo che corri sempre, che devi sempre avere qualcosa da fare, fosse anche un cellulare con il prossimo post di facebook da scorrere! E’ un pozzo senza fondo che ti lascia sfinito, con l’idea di aver fatto chissacché, ma con la sensazione più profonda di non aver concluso una mazza! E il gioco ricomincia… Corri Forrest,…corri!
L’antidoto? Qualcuno asserisce che sia proprio la fiducia.
Cos’è la fiducia? Una forza o una debolezza? E’ questo che oggi ci appresteremo ad approfondire in questo articolo.
“Ogni singola libera scelta che voi fate deriva da un pensiero d’amore o da un pensiero di paura.
Non esistono altre scelte!”
[Neale Donald Walsch]
Fiducia ricevuta e fiducia data. La realizzazione della nostra vita passa da qui. Senza fiducia in qualcosa o qualcuno non si va avanti. Per contro potremmo affermare che la paura non è altro che assenza di fiducia. Pensateci un po’, qual è la prima cosa che facciamo quando abbiamo paura? Cerchiamo la mano di qualcuno da stringere, la presenza di qualcuno che ci stia vicino. E’ questo che placa davvero il nostro tumulto interiore. Ma non perché la mano della persona che cerchiamo abbia qualche potere soprannaturale, oppure la persona stessa sia in grado di guarirci con un colpo di bacchetta magica, ma perché la sua vicinanza ci rincuora, aumenta la nostra speranza, il livello della nostra fiducia!
Spesso penso che noi siamo qui su questa terra con lo scopo principale di imparare ad avere fiducia. Fiducia oltre ogni logica, fiducia oltre ogni evidenza, fiducia oltre ogni limite! E tutto quello che ci accade è solo ciò che ci serve per imparare a crescere nella fiducia.
Perché questo accada non lo so, ma tanto le cose iniziano a funzionare quando cominci davvero a credere in qualcosa o in qualcuno. Per me questo è un dato di fatto, un fenomeno di cui prendere atto, una legge della vita!
Appena smetto di avere fiducia in qualcosa o in qualcuno, quella cosa o quel qualcuno smette di crescere, il processo si blocca e le cose non vanno più avanti. La paura e la diffidenza prendono il sopravvento e l’obiettivo da raggiungere si allontana. Quando poi subentra la rabbia, il risentimento e quand’anche l’odio, dopo una prima fase di apparente benessere, aumenta il senso di isolamento ed è come se ci si fosse scollegati dalla fonte energetica principale, ritrovandosi di lì a poco scarichi, senza benzina e senza la forza di riuscire ad opporsi a ciò che di negativo ti sta accadendo. In questa fase anche i piccoli ostacoli sembrano essere dei macigni che ti rotolano addosso impedendoti di muoverti.
Se hai già vissuto in passato questa esperienza, sai che in questi casi non puoi far altro che ritornare a collegarti a quella misteriosa fonte energetica da cui inconsapevolmente ti sei staccato, imparando la lezione che gli eventi occorsi ti hanno impartito. In poche parole occorre ritornare ad avere fiducia! Ed è bello scoprire, una volta che ciò sia avvenuto, che la forza ritorna in te e le cose riprendono a fluire come succedeva prima.
Si deduce da ciò che un certo tipo di energia vitale passi attraverso il canale della fiducia, per cui se ci credi puoi ottenerla, se non ci credi il canale della fiducia si chiude e quest’energia non ti arriva.
Ehi Giò, ma tu dove vivi? Ma tu sai quante “sole” e quanti bidoni io prenderei se cominciassi ad avere fiducia in tutti e in tutto?
Un atteggiamento di diffidenza ad oltranza, che potremmo definire anche cinismo, non ti permette di fare più distinzione di quello che ti passa davanti. Tutto sembra pericoloso e ostile.
Un atteggiamento di fiducia di fondo, ti permette invece di percepire sul canale della sensibilità il grado di affidabilità di chi ti trovi di fronte. In sostanza ti permette di accorgerti più facilmente della bontà o meno di colui o di coloro con cui stai trattando.
Scusa Giò, ma allora di quale fiducia stai parlando? Devo o non devo avere fiducia nella gente?
Occorre avere fiducia nelle potenzialità della gente, ma non è detto che queste potenzialità siano libere di esprimersi. La fiducia di cui parliamo qui, riguarda infatti più il valore della fiducia, che è a prescindere dalle persone che lo esprimono. Tutti possono esprimere fiducia e amore, ma se qualcuno mi tradisce non significa che la fiducia e l’amore non esistono più.
Anzi, una volta che cominci a vibrare sulle frequenze della fiducia, ti accorgi più facilmente di chi invece vibra a più basse frequenze, e di cui evidentemente non ti puoi fidare perché la sua paura, o la sua rabbia o entrambe prevalgono e quindi lo condizionano nelle scelte verso direzioni improduttive e quand’anche pericolose. Puoi scegliere tu, arrivato a quel punto, se rischiare o meno.
Sento molto risuonare in me il canale della fiducia quando ascolto queste parole:
“Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai;
eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita?
E perché vi affannate per il vestito?
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini.
A ciascun giorno basta la sua pena.”
(Mt 6,26-34)
Dunque è una fiducia più profonda quella di cui parliamo qui. Una fiducia che si poggia su un’idea di fondo di abbondanza e non ha nulla che fare con la paura di perdere qualcosa o qualcuno. Una fiducia che guarda al presente e solo al presente.
Difficile? Certo, ma non impossibile. E ti dirò di più: la fiducia si può anche allenare.
Vuoi provare? Segui allora queste istruzioni e poi ne riparleremo..
ESERCIZIO DELLA FIDUCIA
- Immagina una linea gialla, simile a quella da non oltrepassare quando si aspetta la metro o un treno. Se puoi, tracciala simbolicamente con un bastone o con qualcos’altro per terra. E poniti quindi dietro di essa. Questa linea gialla è la linea della fiducia. La nostra condizione automatica è quella di trovarci dietro questa linea.
Avverti adesso tutte quelle che sono le tue preoccupazioni del momento, le cose ancora da fare, le cose che vorresti fare ma che non riesci mai a portare a termine, il tempo che ti servirebbe o che ti manca.
Avverti ora le tue diffidenze e i dubbi rispetto alle persone che frequenti in ambito lavorativo, ricorda i torti subiti e i tradimenti ricevuti da chi non ti aspettavi.
Porta la tua attenzione al tuo campo affettivo, e se c’è, al rapporto col tuo partner in questo momento. Soffermati su quello che ti manca e su ciò che vorresti.
Soffermati infine sulla tua condizione economica e sul grado di soddisfazione che hai in questo momento per la tua situazione finanziaria. Pensa alle tasse che devi ancora pagare e se questo ti genera una qualche forma di resistenza o di paura.
Che cosa avverti adesso? Qual è il tuo stato d’animo in questo momento? Quali i tuoi sentimenti, i tuoi pensieri, le fantasie che ti scorrono davanti gli occhi, le sensazioni fisiche che ti attraversano, gli impulsi e i desideri corrispondenti?
- Immagina adesso di intravedere in lontananza un mondo diverso che si nasconde dietro questa linea gialla. E’ il mondo della fiducia, dove le cose si risolvono facilmente, dove gli ostacoli diventano occasioni di crescita e di attivazione delle tue potenzialità. Un mondo dove le persone ricercano dapprima la loro profondità, non si sentono carenti di nulla e credono in se stesse. Non c’è carenza, non c’è invidia, non c’è paura, non c’è bisogno di controllare alcunché! Un mondo dove vige la legge dell’abbondanza e ognuno ha ciò che gli serve per vivere dignitosamente e in prosperità. Un mondo dove la fiducia e più forte della paura.
Immagina ora la possibilità di poter scavalcare concretamente la linea gialla che hai di fronte, potervi accedere. Ma non farlo ancora. Pensa solo alla possibilità che ciò avvenga.
Che cosa avverti dentro di te? Quali sono le tue sensazioni in questo momento?
- Immagina ora la possibilità di scavalcare questa linea concretamente. Fallo solo se davvero sei convinto di voler entrare nel mondo della fiducia. Se così fallo ora, altrimenti resta pure lì dove sei. Alza la gamba, e scavalca concretamente la linea gialla simbolicamente rappresentata da un bastone o da un oggetto che hai posto di fronte a te.
Benvenuto! Avverti l’atmosfera di leggerezza che si respira nel mondo della fiducia. Avverti ora l’aria di ottimismo nello sguardo delle persone che incontri camminando. Avverti il senso di accoglienza che cogli tra gli scambi di coloro che ti passano davanti. Senti il clima di fiducia nel presente, nella vita, e in ciò che il domani potrà riservarti.
Resta lì per un minuto a respirare a pieni polmoni quest’atmosfera che ti circonda. Riempiti bene le tasche di questa energia. Prendine più che puoi. Senti l’area della fiducia penetrarti dentro. E accada ciò che accada.
Che cosa senti? Quali sono le tue sensazioni? Qual è il tuo stato d’animo adesso?…
Quest’esercizio dimostra la differenza che esiste tra ciò che ci capita ogni giorno e ciò che invece accade quando rimaniamo nel mondo della fiducia. Questo esercizio andrebbe fatto ogni mattina appena svegli. Dura forse cinque o massimo 10 minuti, ma è tempo ben speso. Solo facendolo potremo capire come entrare nella fiducia sia una scelta e non un’azione del tutto spontanea. Ed inoltre che questa scelta deve essere esercitata concretamente, attraverso gesti che ci permettono di oltrepassare la linea di confine che ci conduce ad un livello diverso e superiore che è quello della fiducia.
E se proprio non ci riusciamo subito nella realtà di ogni giorno, almeno esercitiamoci attraverso la nostra immaginazione con questo esercizio, predisponendoci così ad affrontare la giornata e ciò che ci sta condizionando, in una maniera del tutto diversa…
“…Un giorno la paura bussò alla porta. La fede andò ad aprire:..Non c’era nessuno!!!”
[Martin Luther King]